IL RESTAURO DI MOBILI ANTICHI
Restaurare un mobile antico richiede una conoscenza approfondita, una profonda esperienza e un forte senso di responsabilità.
Quando restauriamo un mobile, noi di F&P falegnameria puntiamo a lasciare intatta l’immagine complessiva del mobile. Il nostro compito è, piuttosto, fermare l’avanzamento di qualsiasi deterioramento apportando modifiche alla struttura del materiale.
Il restauro comprende qualsiasi attività intrapresa per restituire un oggetto/mobile trascurato o danneggiato al suo stato originale senza che esso perda la sua integrità estetica o storica. Qualsiasi lavoro svolto per sostituire sezioni danneggiate o mancanti dovrebbe essere riconoscibile come tale.
Quando ripristiniamo un mobile, generalmente iniziamo valutando l’oggetto per stabilire i materiali usati, l’entità del danno e la sua autenticità. Delineiamo quindi i nostri risultati in una breve relazione, che stabilirà anche quali misure devono essere prese.
Ecco i passaggi principali che vengono effettuati quando si vuole restaurare dei mobili antichi.
1) Riconoscere il mobile
Non è possibile restaurare un mobile senza averlo prima inquadrato nella sua epoca e nel suo stile. Questo permetterà di capire se eseguire un restauro conservativo o un restauro antiquariale, se consolidare o sostituire, se sverniciare o conservare la patina e quale lucidatura eseguire, infine quale ferramenta applicare.
2) Sverniciatura
La sverniciatura è la prima operazione da effettuare dopo aver valutato lo stato di conservazione della patina del mobile.
3) Antitarlo
Il tarlo è il nemico numero uno dei mobili antichi. Una volta appurata la sua presenza all’interno del mobile, è consigliabile un trattamento con un antitarlo a base di permetrina. La permetrina è un insetticida veicolato con un solvente incolore ed inodore, questo solvente consente alla permetrina di arrivare in profondità nel legno seguendone la sua capillarità.
4) Falegnameria
La falegnameria è un momento importante del restauro di un mobile antico. Sostituire è molto più semplice di recuperare, ma il restauratore deve avere il giusto atteggiamento e sapere quando fare una cosa e quando fare l’altra. Il recupero e la reversibilità dell’intervento sono alla base di un restauro ben fatto.
5) Preparazione del fondo
La preparazione del fondo da lucidare è suddivisa, a sua volta, in alcune importanti operazioni. Pulizia: una leggera carteggiatura per rimuovere i residui di colla, sverniciatore e vecchie vernici. Stuccatura: con uno stucco di gesso, opportunamente colorato, consente di chiudere i piccoli fori e difetti del fondo. Carteggiatura: con una carta abrasiva adeguata consente di eliminare lo stucco di gesso e levigare il fondo. Coloritura: da effettuare con un mordente per scaldare il tono del mobile, armonizzare parti di differente colore, tonalizzare parti nuove o restauri “pesanti”.
6) Lucidatura
Preparare la vernice di gommalacca, decidere se lucidare a pennello o a tampone, lucidare a mezzo poro o brillantare con il benzoino sono scelte che competono tutte al restauratore per valorizzare al meglio il mobile nel pieno rispetto della sua storia e della sua patina.
7) Patinatura
Un mobile restaurato bene deve sembrare un mobile non restaurato! Una buona cera, o meglio ancora un encaustico, consentono di ridare al mobile quel lucido morbido tipico dei mobili antichi. La patinatura è l’ultimo atto d’amore per il mobile, il tocco finale di un’opera d’arte.
I nostri servizi comprendono:
– Conservazione e restauro di mobili e oggetti in legno
– Conservazione e restauro di finiture originali
– Restauro di intarsi, impiallacciature danneggiate e legno massello
– Valutazione di tutti i tipi di mobili e oggetti in legno
I nostri servizi comprendono anche il restauro e la ricostruzione di elementi mancanti, controllo dei parassiti e trattamento dell’infestazione da tarli.
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(fonte: artedelrestauro.it)